La nuova sede Istat a Pietralata prenderà finalmente forma. Si è appena concluso, infatti, l’iter del concorso di progettazione in fase unica bandito circa un anno fa dal Provveditorato alle opere pubbliche del Lazio: ad aggiudicarsi la gara per la realizzazione delnuovo headquarter dell’Istituto di statistica nell’area di Pietralata, è stata una cordata romana guidata da ABDR Architetti Associati, con Studio Valle Progettazioni e le società di ingegneria Proger e Manens Tifs.
Una città della statistica in un quartiere emergente di Roma.
La nuova “Città della statistica” – costo stimato per la realizzazione: 82,9 milioni di euro – nascerà in un’area tra via dei Monti Tiburtini e via dei Durantini, nel cuore del cosiddetto Sistema direzionale orientale (Sdo): un quadrante urbano in cui lo studio fondato da Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo ha già lasciato il segno con il progetto della stazione Tiburtina. L’area destinata al nuovo quartier generale dell’Istat, dove troveranno posto le attuali otto sedi dislocate a Roma in diversi edifici, si trova accanto alla stazione della linea B Quintiliani. Il progetto della nuova sede unificata è impostato secondo criteri di “apertura e permeabilità” allo scopo di garantire “flessibilità d’uso” delle attività annesse agli uffici, in modo che possano essere condivise e accessibili anche da esterni.
Il complesso edilizio a forma di L, caratterizzato dall’uso di travertino per le facciate più esterne e di vetrate per quelle più interne, sarà composto da due corpi principali fuori terra, il basamento e l’edificio destinato agli uffici, e da due piani interrati. Tra gli obiettivi: assicurare la più efficace riconnessione dello spazio pubblico esterno al lotto con quello nuovo configurato nel progetto a servizio delle funzioni “collettive” previste nel bando (biblioteca, centro congressi, area ristoro, archivio storico, asilo nido e palestra). A caratterizzare il progetto sarà, tra l’altro, l’idea di creare una “doppia piazza” pedonale: una “piazza/parco” posizionata a quota 9 metri (collegando in esterno tutte le dotazioni di servizio interne della nuova sede Istat), una sorta di “bosco pensile” che si affaccia in doppia altezza sulla piazza pubblica posizionata a quota zero.
“Flessibilità, benessere organizzativo e gestionale e rispetto dell’ambiente- ha spiegato l’architetto Paolo Desideri – sono utilizzati come principi fondativi per creare una nuova sede che favorisca lo scambio e l’arricchimento professionale dei dipendenti Istat attuali e futuri e la realizzazione di ambienti a misura d’uomo caratterizzati da un alto livello di comfort lavorativo. L’architettura del nuovo edificio dovrà misurarsi ed esprimere, attraverso l’organizzazione degli spazi e la sua forma, questi obiettivi e i caratteri innovativi che ne definiscono l’identità. E’ dunque attraverso una particolare attenzione agli spazi pubblici e collettivi e ad un approccio che mette al centro l’ambiente, interno ed esterno, che si propone un approccio coerente con quanto indicato dalle linee guida dell’Istat”.
Sostenibilità del progetto: si punta alla certificazione LEED Gold.